martedì 24 dicembre 2013

Habana The Lost City 2.0

A distanza di alcuni mesi ho avuto l'occasione di riperdermi per alcune vie della bellissima capitale dell'isola di Cuba e non ho potuto non scattare alcune foto durante le calde passeggiate di dicembre.

L'Avana riesce veramente, in maniera unica ed esemplare, ad accostare il ricco al povero, il senso di modernità, a suo modo, a quello di povertà. E nella sua povertà riesce ad esprimere un fascino immagino più unico che raro e ad offrire un'atmosfera che, per quanto riguarda i miei sensi, riesce a mettere insieme il divertente al malinconico e al rassegnato: anch'essa unica nel suo genere. E' una città nella quale veramente, al solo guardarsi intorno, viene da sorridere per quel che si vede, si scorge, si sente, si annusa. Tutto ciò girando solo una parte della città, tra l'altro (il Miramar) quella considerata, assieme al Vedado, la zona più lussuosa, come già scritto nello scorso post.
A livello storico, devo memorizzare due episodi particolarmente interessanti:
1) mi sono recato, dopo anni e anni, dal parrucchiere, a circa 5 km dall'hotel, utilizzando un taxi collettivo. 
Trattasi di un taxi "ricavato" da qualche berlina/giardinetta americana degli anni '50 particolarmente scassata (per quelle fichette andate su google e scrivete cuba) che fa un giro più o meno prefissato, si ferma con un gesto e/o con un fischio, si paga in pesos cubani (o proprio se ne si è sprovvisti, con i CUC). Non ha un prezzo fisso, si dà "qualcosa" al tassista, in genere 10 pesos (l'equivalente di circa 0,38 €).
Il centro estetico dove mi sono recato, non è per nulla "per turisti". Nonostante ciò, nessuno ha fatto caso a me, nel senso che nessuno mi ha chiesto se fossi cubano o mi ha rivolto alcuna domanda. Ho chiesto cosa volevo, mi hanno fatto una ricevuta (rigorosamente a mano, su uno di quei bigliettini con la matrice che di solito si usano per i guardaroba in discoteca) del valore di 5 pesos cubani (0,19 €), ricevuta che ho dovuto consegnare al parrucchiere che in 10 minuti mi ha sistemato la capoccia. Altri 10 pesos per tornare all'hotel e via.
2) Per soli 10 Cuc, equivalente a circa 7 €, prezzo fisso per CHIUNQUE, cubano e non, ho avuto l'occasione di fare una seduta da Omar, il podologo più famoso di Cuba. Un signore di mezza età di una professionalità invidiabile. Sostanzialmente, detto da ignorante, grazie ad un bisturi vero e proprio ti pela i piedi e te li fa diventare come quelli di un bambino, mentre ti spiega cos'hanno i tuoi piedi, ti spiega i problemi che ti hanno creato e che ti creeranno in futuro.

Di fronte al centro estetico, comincia il Malecón, il famoso lungomare della capitale cubana.

Ma lungo le strade del quartiere si trovano degli scorci particolarmente interessanti. In strada succede di tutto: lavoratori che aspettano il bus, venditori ambulanti di cibo e bibite, gente che ripara le vecchie auto ricavando carburatori da macchinette per il caffè o maniglie per il finestrino da quelle del WC, belle ragazze che ti sorridono e ti chiedono un soldino.


Scorci dall'inizio del Malecón
Certe automobili che si trovano per la strada lasciano veramente senza fiato. Gli americani le hanno lasciate qui a fine anni '50 quando per un motivo o per l'altro (ufficiale o ufficioso, non ha importanza) si sono dileguati dall'isola. Qui sotto un esempio di cosa produceva lo sponsor della Juve (Jeep) giusto qualche decina di anni fa:
Tenuta alla perfezione!
Facile è imbattersi in qualche ufficio del Partito.

Per gli scassacaxxi assatanati, qualcuno mi ha visto fare queste foto e non mi ha detto nulla...
O incontrare qualche avvertimento onomatopeico molto eloquente:
Piso resbaladizo fa veramente ridere!
Alla fine della Primera Avenida, sorge invece uno dei teatri più importanti di tutta Cuba, ovviamente dal nome un po' di parte...

Teatro Karl Marx
Mentre per le strade qualche decina di operai molto lentamente ricompone un marciapiedi deformato dalle radici degli alberi...

Interessante invece mi è risultata l'ennesima visita ad uno dei pochi esemplari di locale "rock" di tutta Cuba (musica considerata ancora un po' trasgressiva nell'isola), il Submarino Amarillo (Yellow submarine), liberamente ispirato ai Beatles e al "vero" locale inglese. Pareti tappezzate di immagini delle copertine di album, testi di canzoni, foto-fumetto dei Fab-Four. Ogni serata di apertura offre due concerti LIVE di sole coverband che ripropongono grandi classici del Rock, dagli anni '60 ad oggi. Ovviamente, musicisti all'altezza!
La Cerveza Bucanero servita al Submarino Amarillo, al Vedado

Insegna del locale

Statua di bronzo di John Lennon, adagiata su una panchina, dello stesso materiale, nel parco adiacente al locale
Alcuni mezzi di trasporto "futuristici" sono invece posteggiati fuori dalla porta di casa di qualche personaggio strano...
Invece, chi propone invece degli ottimi menù di cibo locale a veramente buon prezzo, rimane sempre il Ristorante Amelia, al Miramar. Tra le specialità della casa, la Ropa Vieja, piatto a base di straccetti di carne di manzo e verdure, molto particolare. La casa propone 5 diversi menù a un prezzo che oscilla attorno ai 4,50 Cuc, vale a dire 3,50 €, comprensivi di piatto principale con contorno, bibita a scelta, postre del dìa (dessert del giorno).
Fuori dal ristorante, qualcuno si cimenta nella riparazione, molto cauta e lenta, di un vecchio bus.
Funzionano invece ancora bene un esemplare di condizionatore d'aria installato in una casa privata al Miramar, penso datato 1950 o giù di lì (purtroppo la data di produzione non era più leggibile)
E un esemplare, in una casa lussuosa, di un Karaoke Cantatu, per quanto modello più moderno con il CD e cromato.
In tutto ciò, il Milan è sempre più nella conca e la Juve è sempre lassù...
Buon Natale a tutti!!

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