Il Blog di Lucio: Habana The lost City

Mentre con molta pigrizia e giramento di maxoni ricostruisco il blog che qualcuno o qualcosa gentilmente mi ha sfaldato, non ho potuto resistere al fare un giro per due strade della capitale cubana molto caratteristiche del quartiere Miramar: l'Avenida 1era e l'Avenida 3era, per dirla senza tanti fronzoli, le vie più vicine al mare e ad esso parallele, del suddetto quartiere.

Il quartiere è senza dubbio il più lussuoso della città, nel quale risiedono praticamente tutte le ambasciate del mondo, esclusa ovviamente quella famigerata degli U.S.A., ubicata sul Malécon e sommersa dalle bandiere cubane, e molte ville di politici/diplomatici/portaborse/faccendieri di varia natura e provenienza. Le due strade sono quelle che solitamente "frequento" nelle sedute di running. Una mattina ho deciso di andarci camminando portandomi appresso la fotocamera, per ricordarmi un po' questo "pezzo" di Cuba un po' particolare. Ho ovviamente saltato i locali "fichetti" in quanto ritrovabili in tutte le guide di Cuba e dell'Avana.

Inizia da qui la carrellata di foto, sul ponte del Acuario Nacional:

Giù dal ponte, subito ci si imbatte in un furgoncino che, mentre sgasava e dava sfoggio dei segnali acustici installati abusivamente all'innesto della retro...non si rendeva conto di dove stesse andando a parare...


Mi sa che può spingere quanto vuole...

Due passi dopo, mi imbatto in uno splendido esemplare di Jawa 350

La stessa di Jerry Calà in "Vado a vivere da solo" e nel più triste "Torno a vivere da solo"...

I netturbini statali (come TUTTO a Cuba è statale) sembra invece non vadano in pensione molto giovani...

La piscina comunale della zona invece, si serve di moderni scuolabus (riciclati dalla Francia anni '80) per portare gli atleti su e giù

e l'impianto della corrente elettrica vanta l'utilizzo di sofisticate tecnologie a prova di temporali, uragani, terremoti...

Ma il lato più bello di questa zona è rappresentato dai numerosi punti di ristoro più o meno abusivi che spuntano dal nulla ogni tanto.

Ad esempio, questa neanche anonima Cafeterìa Dan Ro Gaby. Se non si dovesse capire, la porta che dal "front-office" va al "back-office", è semplicemente la porta di casa della coppia di 60enni che "gestisce" il locale. Il listino prezzi, che si faceva fatica a fotografare, era particolarmente imbarazzante. In questa foto il Sergione stava pagando due tè freddi per la bellezza di 4 pesos (1€ = 30 pesos!) ---> 0,13€

Questa invece già è più lussuosa e trafficata, soprattutto al "mattino presto". Infatti erano le 10 del mattino:

E mentre qualcuno cercava di sistemare a modo suo la carrozzeria di un esemplare di Fiat 126 sbarcato a Cuba qualche anno prima

un'altra famigliola allestiva la sua Cafeterìa casalinga

Faccio notare che si tratta anche qui di una vera e propria Cafeterìa!

E qui casca il palco. Il cartello, appeso alla vetrata della cassa del Teatro Karl Marx (!) parla chiaro: se sei cubano, l'entrata è 5 pesos...se sei straniero, l'entrata è 5 CUC! (La moneta cubana nazionale vale 1/24 della moneta cubana "turistica", per cui, l'entrata per i cubani costa 0,166 €, per gli stranieri 4,00 €).

Con questo invece, si portano gli studenti a scuola

L'entrata dell'ospedale alla fine dell'Avenida 1era

e due belle viste dalla Avenida 3era di quello che a tutti gli effetti è l'inizio del famoso "Malécon", il lungomare più famoso di Cuba e uno dei più famosi del mondo.

Prima pizzeria al trancio completamente barricata, trovata nella Avenida 3era

e inatteso Shoefiti, moda giunta anche in quest'isola.

Carrellata di cafeterìas, bar e pizzas lungo la 3era, ricavate da vecchi carretti, garage seminterrati, vecchi ripostigli.

I prezzi sono sempre da considerare in pesos, per cui 1€=30 pesos

Finché si arriva al "mercato della frutta e della carne" di quartiere

e al famigeratissimo Ditù Pollo, catena cubana per eccellenza di distribuzione al minuto di pollo fritto. Diciamo, quello che in paesi non colpiti dall'embargo suona come KFC...anche se ci si può scordare la sua "qualità" a Cuba (speriamo che mai ci arrivi, nonostante questo!!)

Altre cafeterìas sperdute per la 3era...

Fino ad arrivare all'apoteosi, rappresentata dalla Cafeterìa Amelia, altra catena cubana, dove da circa un anno con orario 24H7, si possono affrontare dei chupitos di Havana club a partire da 35 cent di € cadauno, oltre ad una vasta scelta di panini, omelettes, primi piatti e pizze

Questo invece è un angolo monotematico sulla 3era: questo vespasiano vende un solo tipo di prodotto, un panino farcito con una specie di prosciutto cotto (non so se posso chiamarlo così...) a 10 pesos l'uno (0,33€). E' sufficiente mettersi di fronte al bancone e fare segno con la mano di quanti "pezzi" si vogliono comprare, facendo sempre attenzione a cominciare usando il dito mignolo e non il pollice come facciamo in Italia...)

Facente parte della stessa catena del Ditù Pollo, non si può non immortalare il peggior ristorante di Cuba, il DiMar. Questo posto vorrebbe proporre dei piatti a base di pesce a dei prezzi particolarmente bassi. Però, è della serie: "tanto paghi, tanto ricevi". Voto 0

Mentre risulta molto gradita questa "food court" ubicata all'interno del centro commerciale "Comodoro", nei momenti di ricerca di junk food. Nello stesso stabile, fotografato all'esterno, si possono trovare: