Stavo giusto valutando assieme a qualche amico la musica che si trova ai primi posti delle charts europee e, come al solito, ho sempre più il sospetto che la decadenza musicale degli ultimi anni sia irrecuperabile e irreparabile. Siamo tutti convinti che non ci saranno più gruppi come The Doors, The Beatles, Led Zeppelin, Pink Floyd, probabilmente in musica è già stato dato tutto, ma da questo a far diventare campioni di incasso le merde che girano per l'etere oggi, c'è una strada in mezzo lunga chilometri e chilometri.
Mi collego al sito di Mtv, e scopro che prima tra i singoli c'è una cover di una canzone particolarmente vecchia (penso degli anni '50) di Renato Carosone, di cui allego il link
Adesso, voglio dire. Odio la musica napoletana (penso di questo si tratti), parlo di quella vera, storica o contemporanea che sia, riconoscendo la mia ignoranza nel confessare certe cose. Trovo già la musica italiana particolarmente difficile da apprezzare (ricordo pochissimi nomi di artisti contemporanei da ricordare, forse già qualcuno tra gli anni '70 e '80 meritava molto, ma molto!), figuriamoci quella in dialetto (qualsiasi sia!). Trovo che far diventare campione di incassi una canzone semplicemente patetica come questa sia un'operazione realizzabile solamente da un popolo malato. Se qualcuno riesce a trovarmi nella canzone una sola cosa che non sia un difetto (incassi che purtroppo ha accumulato a parte!) è pregato di farsi avanti. Vogliamo parlare del testo? del video? degli "strumenti" usati per la sua realizzazione? Campione di incassi!!
Altra cosa di cui vorrei sottolineare qualche particolare, è una "usanza" che stravedo in giro per le strade ed i locali, purtroppo non solo in Italia, durante questa ormai volta al termine estate (non la chiamo moda perché sappiamo tutti benissimo che se una cosa arriva a tutti vuol dire che la moda l'ha già passata da un bel po'!).
Il particolare, separato tra maschio e femmina, è la SCARPA che gira per le sagre e per le strade in questi ultimi mesi.
Dunque: partiamo dalle donne per galanteria. E parto da un racconto. Due anni fa', in ristorante a Cancun (Messico), ero seduto a cena assieme a dei colleghi particolarmente "country" (nel senso di non fichetti del cazzo) e stavamo dando un occhio agli altri ospiti del locale (90% americani, 10% canadesi) e non abbiamo potuto evitare di imbatterci nella visione di una splendida ragazza americana alta circa 1,80 mt, bionda con gli occhi chiari, vestita particolarmente "poco". Il primo commento è stato: "peccato che abbia qualche problema di deambulazione...vedi, ha le scarpe con i tutori per le caviglie". Ebbene, da questa primavera a oggi, non ho idea di quante paia di scarpe con i tutori, che io trovo particolarmente vomitevoli, siano state vendute! Per chi facesse finta di non capire di cosa sto parlando, allego un link:
qui si parla di un modello particolarmente "spinto" ma vorrei far notare come ne parlavano bene i siti di moda
queste sono il top della gamma
penso ci siamo capiti...il sottoscritto reputa che si tratti di una "moda" di merda.
Passando ai maschietti, parlo apertamente dei mocassi viola indossati con jeans arrotolati a fine stinco strettissimi (per toglierli occorre svitare i piedi e poi riavvitarli!) e rigorosamente senza calzini.
Ora, lasciamo da parte per comodo temporaneo sia il Galateo (uomo senza calza=bovaro!) che l'igiene (scarpa senza calza=stagionatura di formaggio, non venitemi a raccontare che la gomma con cui alcuni modelli costosi sono prodotti non richiede l'utilizzo del calzino): questo look è semplicemente una merda! E' particolarmente sgamabile che chiunque lo segua è vittima di qualche manichino dei negozi del centro (i manichini non sudano e non devono stare in mezzo alla gente!).
Frutto di questo post è prima fra tutte la mia avversione nei confronti del fenomeno "moda" (che, ripeto, moda non è, si tratta solo di convinzione dei poveretti) degli ultimi 20 anni. Le riviste e la TV continuano a propinare ridicolaggini proposte da gente seria che sa lavorare e, come dimostrato, sa ingallare per bene la gente comune disposta tra l'altro a tirare fuori pezzi da 100€ per star dietro a mode merdosissime.
Ricordo tra le tantissime:
Tra i capi di abbigliamento: Jeans gessati (di cui addirittura disponevo di un paio!), camicie stropicciate di colori varii fosforescenti (patetiche), T-shirt col cuore Baci e Abbracci, Saluti e Baci ecc. ecc., jeans con scolpita sul culo la scritta RICH (ma il culo è rich?!?!?), ma tanti e tanti altri.
Tra le scarpe: le Fornarina o comunque le scarpe con la zeppona (pericolosissime!), le ballerine (osate dire che son le scarpe più comode del mondo se ne avete il coraggio) e le inguardabili "tutorate" di cui ho parlato sopra.
Gradirei avere delle osservazioni a quanto scrivo per rendermi conto di quanto il mio buon senso (il buon senso di non indossare scarpe ortopediche per andare a fare l'aperitivo a patto che non ne abbia bisogno veramente, cosa che mi auguro non si avveri per i prossimi 300 anni! O il buon senso di non indossare mocassini senza calze ad un matrimonio, magari a metà settembre con temperatura e umidità latine) riesca a tenermi lontano dal seguire queste infatuazioni plebee.