Non passando da 4 anni il Natale al mio paese natale, avevo perso una specie di tradizione "trash" che i mieie amici continuano a portare avanti, a cui quest'anno non ho potuto, sempre per voler far parte del "trash", rinunciare.
Infatti il 26 dicembre, di pomeriggio, sono andato a vedere al cinema il Cinepanettone con C. De Sica, ambientato quest'anno in più o meno realistico Sudafrica.
Sono e sarò sempre un cultore (non di certo un luminare, ma sicuramente più di un fan) dei film "di vacanze". Sono cresciuto guardandoli penso tutti, almeno quelli che sono girati in TV quando ero più piccolo, e sono sempre stato soddisfatto, nel loro genere, da questi film, almeno fino a quando giravano per la TV ad orari strani, comunque sempre in periodi strategici. Facendo un discorso molto ma molto relativo (chi non gradisce questi film facendone di tutta l'erba un fascio è pregato gentilmente di cambiare ORA canale!), è inevitabile accorgersi di come, nel corso del tempo, i film di vacanze, vuoi per motivi commerciali (probabilmente solo per questi!), vuoi per mancanza di idee genuine, hanno subito un tracollo qualitativo particolarmente fastidioso!
Facendo solo qualche nome, posso citare dei capolavori del genere come Vacanze di Natale (il vero, unico!), Sapore di Mare e Sapore di Mare un anno dopo, ma non solo, Yesterday, Giochi d'estate, Vacanze in America (sublime!), che al tempo si affiancavano a tutta la commedia italiana con Pozzetto, Calà, De Sica, Boldi, Abatantuono. Nomi fatti per poter essere affiancati a certi Natale a Rio, Natale in Egitto, per arrivare all'ultimo ovetto covato Natale in Sudafrica.
Il voto che ho dato, molto obiettivamente al film di quest'anno, è stato 2/10. Eravamo in 13 al cinema e il voto medio è stato 2/10, senza più alti o più bassi! Perché deve essere successo questo al "film di Natale"?
Se guardiamo (e non parla di certo un critico cinematografico, anzi!) i primi titoli che ho scritto, ci rendiamo conto che ciò che veniva raccontato era veramente ciò che succedeva in Versilia, piuttosto che a Cortina, ovviamente reso leggermente cinematografico...era uno spaccato un po' accentuato della società italiana...l'industrialotto milanese che villeggia in Versilia con lo champagne sotto l'ombrellone, pagato con i tagli agli stipendi degli operai, per festeggiare il ritorno dall'Inghilterra del figlio che con l'occasione si è portato dietro una bionda mozzafiato (Karina Huff penso sia stato uno dei miei primi colpi di fulmine!), la casetta in mezzo al bosco dai cui tetti cade la neve fresca, i maglioni di Benetton, sole-whisky e sei in pole position, corna di natale a profusione ma "realistiche"! ciò che effettivamente, con vena leggermente comica, succedeva all'Italia del tempo, magari con qualche anacronismo o qualche errore spazio-temporale (basta leggere i bloopers di questi film per saperne di più...)
e non è un caso che qualcuno di questi film, e qui sono di parte, sia diventato un vero e proprio fan club
Negli ultimi anni invece si è assistito al propinamento di una valanga di volgarate, di culi e di tette, che destano non poco fastidio a chi era abituato alla Old School del cinepanettone! Il film di quest'anno penso abbia proprio raschiato il fondo, inguardabile, inaccettabile, gag di gente che si prende scagazzate di ippopotamo in piena savana o che ammazza un serpente con una pisciata! Signori, per cortesia. Addirittura, quest'anno, forse per non passare per i soliti maiali, manco una tetta si è vista! La recitazione di certi personaggi del film, inoltre, è penosa! Il figone sudamericano di turno recita peggio del leone fatto a computer! I 3 ragazzini che si incastrano amorevolmente nel film, scusate la domanda, ma dove cazzo li hanno pescati fuori? La ragazzina non meriterebbe di lavorare manco in cassa al supermercato...gli altri due, per piacere!!
Ripeto che chi scrive non è un critico cinematografico, ho studiato e studio d'altro. Però una discreta passione per la commedia all'italiana la coltivo da sempre e mi sento veramente offeso dai vari Parenti, Vanzina & Co. che, probabilmente, come già detto, per non sprofondare nell'anonimato (=chiudere i battenti!) si sono messi a produrre qualcosa di patetico, contornati da sponsor lussuosi che hanno fornito l'abbigliamento per il film e coadiuvati da una compagnia aerea in maniera particolarmente "taroccata" (non so quante hostess in Air Italy parlino in inglese con i burini romani che trovano a bordo...ho qualche dubbio...pure l'aereo mi sembrava un tarocco!)
Il biglietto da 7,70€ che ho pagato ha contribuito a dare ascolto alla pubblicità sul cinepanettone (nonché alla mezz'ora di pubblicità che mi sono cuccato prima dell'inizio del film!), ma penso sarà l'ultimo per me.